giovedì 15 aprile 2010

MUSCATELLO. IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE GARANZIE

Comitato cittadino a salvaguardia dell’Ospedale di Augusta
e per la tutela del diritto alla salute
Tribunale per i Diritti del Malato, Movimento Difesa del Cittadino, Misericordia, Fratres, Associazione Coma Vigile, AVULSS, AVIS, l’Altra Augusta, Consiglio Comunale di Augusta, Giunta del Comune di Augusta, CGIL, CISL, UIL, UGL, ANAAO-ASSOMED, AAROI.

Augusta, 15 aprile 2010


Si comunica che il Consiglio Comunale di Augusta, all’unanimità, in data 13 aprile 2010, ha deliberato di CHIEDERE

Al Presidente Regione Siciliana
Di vigilare sull’operato dell’Assessore della Sanità al fine di evitare che nel bacino di utenza dell’Ospedale di Augusta, di rilevanza regionale e nazionale, non venga più garantito il diritto alla salute, con particolare riferimento all’emergenza-urgenza ospedaliera.

All’Assessore della Sanità Regione Siciliana
Di revocare il Decreto Assessoriale in oggetto illegittimamente adottato, in assenza dell’obbligatorio parere della Conferenza dei Sindaci e senza tenere conto delle esigenze del territorio.

Al Presidente della Conferenza dei Sindaci
Di intervenire, esercitando i Suoi diritti e doveri, per evitare che il Decreto Assessoriale in oggetto, adottato in assenza dell’obbligatorio parere della Conferenza dei Sindaci, produca effetti.

Al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa
Di non disporre atti di rimodulazione della rete ospedaliera e territoriale della Provincia, considerate le irregolarità del Decreto, avendo cura di assicurare una equilibrata e qualificata distribuzione dell’offerta sanitaria ospedaliera nel territorio di Augusta, al pari degli altri distretti.

Al contempo ha dato mandato

al Sindaco, alle Associazioni ed al Comitato Cittadino di proporre ogni azione per promuovere una grande mobilitazione cittadina.

Quanto sopra:

Vista la Legge Regionale n. 5 del 14 aprile 2009 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale” che all’art. 6 prevede la destinazione di risorse per il soddisfacimento delle necessità derivanti dalla tutela della salute nelle aree industriali a rischio;

Considerato che il D.A. 750/2010 è privo del parere obbligatorio della Conferenza dei Sindaci, ex D.A. n. 3473/08 e L.R. n.5/09 , in quanto:
Il parere sulla rimodulazione della rete ospedaliera non è stato mai reso, poichè la Conferenza dei Sindaci dei Comuni della Provincia di Siracusa, riunitasi giorno 23 dicembre 2009, ha ritenuto necessario un ulteriore approfondimento. Successivamente nessuna riunione della Conferenza dei Sindaci si è tenuta.
Il parere sulla rimodulazione della rete territoriale non è stato, addirittura, mai richiesto.
il Decreto Assessoriale è assolutamente difforme dalla proposta di rimodulazione della rete ospedaliera presentata dall’A.S.P. di Siracusa alla Conferenza dei Sindaci nell’unica seduta del 23/12/2009.
Infatti, per quanto riguarda l’Ospedale di Augusta, la proposta dell’ASP prevedeva 134 posti letto e la presenza delle Unità Operative di Ostetricia-Ginecologia, di Pediatria, di Psichiatria e di Pronto Soccorso. Invece, il D.A. assegna all’Ospedale 91 posti letto (appena 70 di degenza ordinaria), e prevede la “soppressione” delle suddette Unità Operative di Ostetricia-Ginecologia, di Pediatria, di Psichiatria e di Pronto Soccorso. Inoltre, il Decreto assegna un Presidio Territoriale di Assistenza Strutturale, che comporta la collocazione degli ambulatori territoriali nei locali destinati alle attività ospedaliere.

Considerato, infine, che il D.A. 750/2010, con la riduzione dei posti letto per l’Ospedale di Augusta, non tiene conto delle esigenze del territorio, ossia che:
Augusta è l’area della Provincia di Siracusa che fa osservare i più elevati tassi di incidenza di patologia tumorale, di malformazioni e di altre patologie cronico degenerative;
Il triangolo Augusta, Melilli e Priolo, una delle aree di sviluppo industriale più vaste d’Europa, è esposto a serissimi problemi di inquinamento dell’ambiente ed al pericolo di incidenti di rilevante gravità in quanto ospita, in una esigua porzione di territorio, una grande concentrazione di aziende chimiche e petrolifere: 5 raffinerie di prodotti petroliferi, due centrali ENEL, un impianto di gassificazione e cogenerazione, una fabbrica di magnesite, una cementeria, un depuratore di reflui industriali e civili ed un cantiere navale;
Augusta è una delle tre aree ad alto rischio industriale della Sicilia nei confronti delle quali la Legge di riforma della Sanità Siciliana n. 5 del 14 aprile 2009 prevede espressamente lo stanziamento di risorse aggiuntive;
Il bacino di utenza del Presidio di Augusta comprende inoltre il Porto Commerciale e Militare di Augusta, la Base Navale sede del Comando Militare Marittimo di Sicilia (MARISICILIA), l’Arsenale Militare di Augusta ed una importante Casa di Reclusione.
Gli insediamenti presenti comportano la presenza di circa 10.000 persone non residenti in aggiunta ai 68.000 residenti.
Nel bacino di utenza dell’Ospedale di Augusta si produce quasi il 50% del PIL dell’intera Provincia di Siracusa

Comitato cittadino
Il portavoce Giuseppe Vaccaro

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