martedì 16 giugno 2009

NASCE SALVIAMO L'ITALIA. ECCO I PERCHE'

E' inutile fare tanti giri di parole: l'Italia è un paese in cui molte, troppe cose non funzionano. In piena crisi economica parlamentari mafiosi continuano incessantemente ad aumentare i propri stipendi; si discute ancora di costruzione del Ponte sullo Stretto quando per andare da Siracusa a Palermo occorrono non meno di 11 ore in treno; in una penisola a costante rischio sismico si continua a costruire senza criterio e poi si piange per tragedie annunciate come quella d'Abruzzo. Ed è evidente come con questo impietoso elenco si potrebbe scrivere un libro; ma ciò che più ci stupisce non è l'elenco delle cose che non vanno, che anche con buona volontà potrebbero non funzionare, bensì è proprio l'assenza di buona volontà la cosa più scandalosa! Il vero problema è la mentalità che gli italiani hanno acuito negli ultimi anni. Come se non ci si rendesse conto che viviamo male, come se non ci si rendesse conto che stiamo perdendo un treno chiamato Europa e dimenticando di essere i protagonisti del nostro futuro! 

Non crediamo che la colpa sia soltanto loro, degli italiani; quanto piuttosto di un sistema, quello mediatico-berlusconiano, che ci fa credere che quanto vediamo in televisione - opportunamente filtrato da chi ha le redini della televisione - sia surreale, lontano da noi. A questo punto veniamo declassati a spettatori passivi della nostra stessa vita. Al pari dei sudditi persiani di Ciro il Grande paghiamo le tasse e non ci interessa di dove vadano questi soldi, limitandoci a lamentarci quando assistiamo a corruzione e irresponsabilità politica o non arriviamo alla fine del mese. Non si punta più sui giovani. Alla fantasia degli italiani si preferisce il veloce e disonesto arricchimento.

E' con queste premesse che nasce il movimento politico-culturale Salviamo l'Italia. Gli obiettivi? Lo dice lo stesso nome: salvare l'Italia facendo leva sulle potenzialità dei suoi abitanti. Mussolini diceva che governare gli Italiani non è difficile ma inutile. Noi invece riteniamo che se buona parte della nostra gente è disonesta, mediocre e asservita al potere, un'altra buona fetta di popolazione è l'opposto. La gente onesta, audace e intelligente c'è, ma parte sempre in minoranza. Per questo è arrivato il momento di unirsi al di là delle colorazioni politiche e delle fedi religiose. Il pericolo cui andiamo in contro è troppo grande per non affrontarlo. E vedrete che a tutti converrà avere un'Italia migliore e governata nell'interesse non dei governanti ma degli italiani. E tutto il mondo ci ringrazierà. 

Abbiamo cominciato sfruttando internet, di cui tutti conosciamo le enormi potenzialità. E a tutti lanciamo questo appello. Uniamoci per un'Italia migliore, libera dalle mafie dei politici e dei cabarettisti di turno. Noi, giovani da sempre militanti in poltica, non ci poniamo limiti, e dopo che saremo in tanti scenderemo nelle piazze, quella vere, a far sentire la nostra voce unanime. SI DEUS PRO NOBIS, QUIS CONTRA NOS? Vinceremo.

Il link tramite cui sostenerci ed essere dei nostri è il seguente: 

http://www.facebook.com/group.php?gid=92976357527&ref=ts

il Movimento Salviamo l'Italia

2 commenti:

Salvo Ternullo ha detto...

Fabrizio tu fai parte di un circolo giovanile della sede augustana di Azione Sociale, il partito della Mussolini che come AN ha abbandonato il nome e si è aggragata al PdL. Come funziona il fatto che nononstante tu sei di un partito Berlusconiano critichi il suo sistema?

Al di là di ciò, quello che hai detto è verità, e purtroppo è evidente che l'italia che dovrebbe essere un paese di spicco in campo europeo e mondiale per la cultura per il mercato ed essere d'esempio a tutti, si fa trascinare da criminalità e corruzzione anche al livello politico per sprofondare sempre di più nell'arretratezza.

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

Sì Salvuccio il tuo discorso è logico. Ma dimentichi che il circolo di cui io faccio parte non è un qualsiasi circolo di Azione Sociale.
Quel circolo è ad Augusta da trent'anni, quando ancora Alessandra Mussolini era una lattante politica e Berlusconi un mero imprenditore rampante.
E' impensabile per gente che ha dedicato alla politica incredibili quantità di tempo e di energia venerare Berlusconi come un dio accondiscendendo a tutte le sue decisioni.
Ebbene noi in questa palestra politica siamo cresciuti e tutt'ora viviamo: nonostante i primi scetticismi abbiamo deciso di entrare nel PDL e provare ad entrare nel sistema per migliorarlo. Ma, ripeto, noi non ci pieghiamo a nessun compromesso umiliante per la nostra storia.
Se Berlusconi continuerà a sbagliare, noi continueremo ad evidenziare i suoi errori e a combatterli.
E' questione di onestà intellettuale; noi non dobbiamo mica vivere di politica!