Il sindaco Carrubba ha inondato (a spese del contribuente, cioè nostre) la città con migliaia di manifesti e volantini per “informare i concittadini” della sua soddisfazione e dei magnifici risultati della sua disperata battaglia in difesa del nostro ospedale: si disse pronto a farsi arrestare, puntò i cannoni, sparò, vigilò e -nonostante abbia pubblicamente confessato di essere stato preso in giro dal governatore Lombardo e dall’assessore Russo- la vittoria fu raggiunta.
Così il nostro sindaco, sempre a spese nostre, ci comunica che l’ospedale è salvo, nonostante la “dolorosa perdita” del punto nascite, della ginecologia e dell’ostetricia; è salvo perchè verrà istituito il reparto di neurologia (lo stesso che sulla carta dovrebbe stare ad Augusta da almeno quindici anni e che invece finora non si è proprio visto), verrà istituito il “polo d’eccellenza” di oncologia (quattro letti ordinari e sei in day hospital, una miseria senza né capo né coda ma sicuramente antieconomica ed inutile) e, infine, rimarranno ben quattro posti di pediatria.
Ma in tanta soddisfazione è necessario informare il sindaco che gli attuali otto posti di pediatria sono tutti occupati e che, siccome è già iniziato lo smantellamento, non ci sono più i margini per fronteggiare esigenze particolari ieri sera un bambino di Augusta è stato trasferito all’ospedale di Siracusa “per mancanza di posti letto”.
Così chiediamo al sindaco di spiegarci come faremo con metà degli attuali posti letto di pediatria, gli chiediamo come possiamo essere soddisfatti se ogni emergenza dovrà essere un viaggio della speranza verso questo o quell’altro ospedale della Sicilia mendicando un letto e pregando che il paziente arrivi vivo.
E allora completiamo noi l’informazione; informiamo il sindaco che il principio della fine è ormai in atto, informiamo che la definitiva chiusura del Muscatello è cominciata; e lo informiamo che a forza di puerili menzogne ha perso ogni credibilità e che i cittadini gli chiedono un atto di responsabile dignità: le immediate dimissioni.
Enzo Inzolia
2/3/2012
2/3/2012
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