giovedì 1 dicembre 2011

VITTORIO ARRIGONI. NEMO PROFETA IN PATRIA, MA C'E' DELL'ALTRO.

Vittorio Arrigoni in Palestina è stato sovente in pericolo di vita. Sequestrato, picchiato, minacciato. In cantina il rispetto dei Diritti Umani, Israele ha fatto di tutto per agevolare le proprie azioni terroristiche sulla striscia di Gaza. Tuttavia, mosca nell'occhio di un elefante, il coraggio di Vittorio Arrigoni ed altri volontari internazionali non è stato affievolito dalle intimidazioni; anzi. 
E così, ciò che non è riuscito a fare da solo, Israele l'ha fatto con l'aiuto del mondo "sviluppato", isolando il popolo palestinese e coloro che per esso chiedevano giustizia.
Vittorio era un cittadino italiano, ma anche un difensore dei diritti fondamentali dei palestinesi. E, per questo, non meritava nessuna tutela da parte del suo paese, del NOSTRO paese. 
Gli interessi economico-militari sono la cosa più importante per l'occidente USA-dipendente. E dunque, se un esercito occupante rapisce deliberatamente un tuo concittadino, e lo bastona e gli spara mettendolo in pericolo di vita, meglio far finta di niente. Far come se la Palestina non esistesse, come se a Israele fosse tutto permesso. 
Non mi stupisce affatto che Vittorio Arrigoni sia morto di morte violenta; ma mi indigna che Italia ed Europa si siano rese così miserevoli da rinnegarlo.

Il seguente film-documentario, messo in onda da Al-Jazeera, mette in luce alcuni aspetti che forse in una tv italiana non vedremo mai: per questo lo consiglio.


FGV



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