Una necessaria premessa: nessun desiderio di polemica ma solo alcune domande e qualche riflessione da parte di cittadini che osservano accorati e con estrema preoccupazione l’evolversi del problema “Ospedale Muscatello”.Se poi qualcuno volesse per forza polemizzare, sappia sin d’ora che non troverà sponda e dovrà farlo da solo, magari guardandosi allo specchio.Allora, a che punto siamo con l’ospedale? Una cosa è certa: siamo al punto di partenza. Nonostante manifestazioni, cortei, scioperi, riunioni ed incontri siamo esattamente al punto di partenza, per ammissione stessa di chi sta guidando il cd. Nuovo Comitato e gestendo le relative iniziative di lotta.Infatti ad oggi non una sola virgola del famigerato decreto “Russo” è stata modificata e il provvedimento, nonostante sorrisi e assicurazioni, sta producendo uno dopo l’altro tutti i suoi effetti; nessuno dei quali favorevole ad Augusta ed ai cittadini del suo comprensorio. Paradossalmente l’unica novità è che non ci sono novità e non vale obiettare, ad esempio, che in Ostetricia è arrivata una valente professionista di cui si dice un gran bene: di certo se il reparto verrà trasferito, così come previsto, nulla vieterà il suo spostamento ad altra struttura. D’altronde quale impegno formale -scritto e sottoscritto per intenderci- è stato assunto dall’Assessorato? E anche le timidissime aperture formulate nella Prefettura di Siracusa (inutile dire che la riunione è stato il trucco più vecchio del mondo per far allentare la tensione dei manifestanti) hanno riguardato aspetti che, come si suole dire, non fanno cubatura; cioè non incidono sull’essenza vera del problema nonostante tutti i successivi e quanto mai inopportuni proclami trionfalistici se è vero, come è vero, che dopo appena un mese dallo sciopero del 30 maggio (a proposito, quali categorie scioperarono? Quale coordinamento ci fu con le Organizzazioni sindacali e con le rappresentanze sociali?) si sentì l’esigenza di convocare la mega assemblea del 2 luglio e non si sa quante altre riunioni di minor tono. Ed ora, dopo l’estate, viene programmata l’ ennesima manifestazione visto che, a quanto pare, non vi sarà neppure l’agognato incontro con il Governatore Lombardo. Sembra dunque lecito, dando per scontati l’impegno e la buona volontà del Comitato e dei suoi componenti, porsi le seguenti domande:1. abbiamo, tutti, capito il vero problema posto dalla sciagurata politica Lombardo/Russo?2. il Comitato ha saputo rappresentare efficacemente alla controparte le esigenze e le posizioni degli Augustani oppure si è soffermato su aspetti, che per quanto importanti, restano decisamente marginali rispetto al problema fondamentale?3. le iniziative adottate, e non solo dal Comitato, sono state adeguate ed idonee?4. questa ulteriore protesta del prossimo 27 è conveniente per gli interessi dei cittadini e, soprattutto, si inquadra in una strategia definita e produttiva o continuiamo in una sorta di gioco alla “dilettanti allo sbaraglio”? Con il tono più pacato possibile crediamo che le risposte debbano essere negative poichè:
1. si continua a dire, peggio, a far intendere agli Augustani che il problema sta nel trasferimento di Ostetricia, Ginecologia, Pediatria e Psichiatria (che, peraltro, non entra nel computo dei 120 posti letto minimi per l’esistenza di un ospedale) quando invece tutto ruota sulla decisione di “rifunzionalizzare” il Muscatello, cioè di trasformarlo -magari un po’ alla volta per non allarmare la cittadinanza- da struttura per acuti in struttura per lungodegenti;
2. di conseguenza tutti gli sforzi sono stati diretti a contrastare un “ridimensionamento” che, considerato quanto appena detto, ha un significato del tutto trascurabile di fronte al pericolo ben più grave; morale, l’assessore ed i suoi collaboratori hanno avuto facile buon gioco nel far tante chiacchere e nulla di concreto;
3. visti i risultati, è di tutta evidenza che impegno, buona volontà e passione (che talora hanno dato anche l’impressione di essere abilmente sfruttati per ben altre finalità) si sono esauriti in una visione non organica del problema ed in una arruffata progettualità organizzativa che hanno inevitabilmente trasformato il movimento in una sorta di armata Brancaleone incapace di conseguire risultati per quanto minimi;
4. di conseguenza anche la manifestazione del 27 appare essere figlia dello stesso inutile e del tutto sterile sistema che abbiamo sin qui analizzato.
Dunque, è conveniente continuare a battere le stesse vie che si sono chiaramente dimostrate improduttive e che, per quanto è dato percepire con sempre maggiore insistenza, stanno stancando gli Augustani spegnendone speranze ed illusioni? Per questi motivi, con serenità vorremmo invitare tutti a fermarsi per riflettere e possibilmente a riprendere i fili di un discorso, certo difficile, che cancelli le molte -troppe- isterie che assai spesso hanno diviso e non unito; un discorso consapevole condotto con competenza e senza urla scomposte nel quale ciascuno svolga esclusivamente il proprio ruolo -di proposizione o istituzionale- senza deleterie frammistioni o sovrapposizioni.Un invito fatto, come si dice, a cuore in mano da uomini di buona volontà ad uomini di buona volontà.
Enzo Inzolia, Enzo Cannavò, Domenico Fruciano, Alessandro Pinacchi, Gino Briganti
Fonte: GiornalediSiracusa.it
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