mercoledì 22 dicembre 2010

MEDIO ORIENTE. L'UTOPIA DELLA PACE. 7/17

Lʼoccupazione di Iraq e Afghanistan continua tuttora. Essa ha tuttavia acuìto
nella popolazione araba il sentimento di uno scontro di civiltà in atto tra Occidente e Medio
Oriente, che ha sempre più trovato nellʼIslam un significativo motivo di coesione. Agli occhi del mondo e dellʼopinione pubblica interna, la permanenza in Medio Oriente è stata giustificata dai governi occidentali con la necessità di distruggere il terrorismo islamico, che però invece di indebolirsi sembra rinforzarsi ogni giorno di più. Il modo migliore per debellare tale minaccia è sembrato quello di esportare i principi democratici consacrati in Europa e negli Stati Uniti presso le popolazioni di questa regione. Ma a molti questa giustificazione pare nascondere altre motivazioni. Ad esempio il presidente della Repubblica federale di Germania Horst Kohler, avendo affermato ad una radio tedesca la necessità di certe operazioni militari allʼestero per difendere anche gli interessi economici, è stato costretto alle dimissioni il 31 Maggio di questʼanno per le polemiche che ne sono seguite. Questo perchè in molte costituzioni occidentali, come in Italia nellʼarticolo 11, è proibito lʼuso della guerra se non come tutela della pace e della libertà dei popoli. Insomma: molti sospetti rimangono.
Fabrizio G. Vaccaro

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