E' proprio vero che l'uomo non cambia mai? Sempre misero è stato il suo animo? Sempre lo sarà? Per ora leggete questa lirica di Teognide, poeta greco vissuto nel V sec. a.C.; magari poi arriveremo insieme ad una conclusione.
Buona lettura
Fabrizio Vaccaro
sono gli abitanti, una gente che prima nè diritto nè leggi conosceva,
ma attorno ai fianchi logorava pelli di capra,
e fuor delle mura, come cervi, pascolava.
Ora, sono loro i buoni, o Polipaide. E quelli che prima erano buoni
ora sono i cattivi. Chi può sopportare questo spettacolo?
S'ingannano l'un l'altro; tra loro si deridono,
non conoscendo nè il bene nè il male.
Di questi cittadini, non farti amico nessuno col cuore,
o Polipaide, per nessuna necessità.
A parole, mostra di essere amico a tutti,
ma non partecipare a nessuno nessuna faccenda
seria. Conoscerai l'animo di questi miserabili:
come nessuna lealtà abbiano nelle loro azioni;
come amino la frode, l'inganno e i raggiri,
uomini che mai più si salveranno.
Teognide, Grecia, V sec. a.C.
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