martedì 7 aprile 2009

CATASTROFE D'ABRUZZO: CHE SERVA DA ESEMPIO!

Terremoto d'Abruzzo: fino ad ora i morti 228; gli sfollati molti di più. E' accettabile? Molti sono convinti di sì: sempre per quella strana teoria che l'uomo deve rassegnarsi a convivere con una natura matrigna. In realtà una risposta del genere mette in evidenza quella faciloneria tipicamente italiana per cui che in Giappone un sisma del genere non avrebbe procurato nemmeno un ferito viene dimenticato. 
Non voglio esser logorroico: ci tenevo soltanto a esprimere il mio sentito cordoglio per le vittime del sisma. Ma è indecoroso che in questi momenti ci si lasci trasportare dal qualunquismo e dai luoghi comuni. Con i 300 milioni di euro in arrivo dall'Unione Europea sarà troppo facile ricostruire le case distrutte; sarà troppo facile dichiarare il lutto nazionale o esprimere il proprio dispiacere in altro modo; ma c'è bisogno di altro. Diverse sono le parti dell'Italia ad elevato rischio sismico, ma almeno scuole, ospedali ed edifici pubblici garantiscono la sicurezza di chi ne dovrebbe usufruire? Se non si avrà il coraggio di rispondere criticamente a questa domanda gli Abruzzo del caso saranno molti e molti ancora, e il dolore si sprecherà. Spero per gli italiani che abbiano il coraggio di affrontare la realtà.
Fabrizio Vaccaro

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