Ancora una volta Israele mente spudoratamente: sono stati loro in questi mesi a violare ripetutamente la tregua, uccidendo decine e decine di palestinesi; è stata Israele ad impedire persino il passaggio di viveri e medicinali a Gaza, riducendone alla fame a popolazione e provocando la morte di circa 300 malati gravi: tutto ciò al fine di umiliare il popolo palestinese e di ridurlo in uno stato di soggezione. Ma questo in occidente nessuno lo dice!
La violenza cieca messa in atto da Olmert e dagli occupanti sionisti sta mettendo in luce l’effettiva natura terroristica dello Stato d’Israele: uno stato razzista su base confessionale, la cui unica ragion d’essere è quella di servire come avamposto militare dell’imperialismo statunitense, e che fin dalla sua nascita ha stravolto la pacifica convivenza dei popoli del Medio Oriente. Mentre gran parte dei governi occidentali, con alla testa il neo-presidente USA Obama, si uniscono al coro sionista, gli ambienti “di sinistra” invocano furbescamente una pace indefinita ed astratta, senza distinguere tra carnefici (Israeliani) e vittime (palestinesi). Barak, Olmert, Livni e Ashkenazi un giorno dovranno rispondere di crimini di guerra davanti a una corte di giustizia, come altri criminali per i massacri che hanno ordinato e commesso.
Per il momento l'ipocrita comunità internazionale resta silenziosa e sotto sotto pare considerare l'attacco israeliano come una battaglia della santa crociata contro la minaccia islamica globale. Per dimostrare preoccupazione, l’Europa invia un’assistenza sanitaria (simbolica) alla popolazione di Gaza, anche se il ministro degli esteri israeliano, Tsipi Livni, ha dichiarato che Israele sta prendendo di mira solo membri di Hamas e aggiunto che a Gaza la situazione umanitaria non è grave. Tuttavia gli aiuti umanitari che entrano nella Striscia non sono sufficienti per una popolazione di un milione e mezzo di abitanti. L'ONU difatti ha a più riprese smentito quanto asserito dalla Livni confermando che gli aiuti in ingresso non sono sufficienti. Gaza ha bisogno di 100 camion di farina. Karin Abu Zaid, commissario generale dell'UNRWA, ha altresì dichiarato che circa ventimila persone stanno avendo difficoltà ad accedere ai rifornimento di cibo.
Morte, fame e distruzione. E' il generoso dono del popolo eletto ai palestinesi. Una escalation di violenza, l'ennesima, che oltre all'obiettivo più immediato, che è quello di mettere in ginocchio il popolo palestinese, ha quale fine ultimo e più ambizioso quello di provocare la reazione iraniana, fornendo su un piatto d'argento agli States l'opportunità di poter regolare i propri conti con Teheran. Una guerra in questo periodo sarebbe come una manna dal cielo per gli States.
La presunta lotta al terrorismo palestinese può essere la miccia in grado di far esplodere il conflitto, con l'aiuto di Media ed agenzie che ce la stanno mettendo davvero tutta per arrivare alla meta con informazioni e cronache al limite del ridicolo. Basti pensare, per esempio, a Claudio Pagliara, corrispondente RAI da Gerusalemme, che trasmette dal confine di Gaza (perché le televisioni internazionali non sono ammesse nella striscia a documentare la ferocia israeliana) e ripete, circondato dai fantascientifici carri corazzati Merkavà di ultima generazione, che la minaccia per l’esistenza stessa di Israele sono i missili-petardo di Hamas lanciati dagli uliveti...
Ernesto Ferrante
1 commento:
L'esistenza di uno stato Israeliano in tenpi antichi è qualcosa più leggendaria che storica.
Lo stato "ISRAELE" nasce solo nel 1948 creato a tavolino dalle Nazioni Unite perchè gli ebrei (e si sotolinea EBREI e non israeliani) uscivano dallo sterminio nazista, ultima piaga di millenaria tortura che è quasi attuazioni delle parole divine del Vecchio Testamento. Lo stato fu posizionato lì dove scritture varie posizionavano i popoli di religione ebraica in tempi antichi, sottraendo una bella fetta di terra ad un'altro incerto stato, quello palestinese. L'indipendenza ottenuta però esaltò gli adesso israeliani, iniziando un'azione di vera e propria conquista di una terra da sempre sognata e ora abitata più che legittimamente da musulmani.
Una guerra mossa dagli israeliani che si protrae da anni è la causa prima di conflitti che ora possono sembrare legati a terrorismo e cose varie.
Ancora oggi gli israeliani non hanno mai cambiato atteggiamento, e dal 2000 con le nuove dottrine terroristiche islamiche, la difesa di un Israele accusato da più parti islamiche è stata presa dalla maggior parte dei paesi occidentali.
Nel 2009 si apre una nuova parte del conflitto medio-orientale che certamente può mettere in crisi l'intera situazione politica mondiale.
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