PRESTO LO SCOPRIREMO

Presto lo scopriremo. Presto scopriremo tante cose. Capiremo finalmente cosa gli augustani vogliono per se e per i propri figli. Sapremo se sceglieranno politicanti e politichetti di turno oppure gente che non fa politica per lavoro ma per passione e fiducia nel futuro. E mi riferisco ovviamente al gen. Enzo Inzolia. Che dopo aver servito lo Stato italiano per decenni ha deciso di scendere in campo per risollevare le sorti della sua amata augusta. Oggi alle 20 ha parlato alla cittadinanza. Con lui Nello Musumeci e Puccio Forestiere. Per sostenere una rivoluzione ideale e sostanziale. Per riportare legalità e sviluppo nella nostra città. E' stato chiaro. Ma in effetti chiari sono i fatti. La situazione augustana è drammatica. Ed è un fatto che dai 40.000 abitanti di 10 anni fa siamo passati ai 32.000 di oggi, perchè gli augustani da Augusta scappano senza lasciare traccia. Scappano perchè non c'è lavoro, non c'è giustizia, non c'è rispetto per l'ambiente, non c'è vita culturale, non ci sono impianti sportivi, non ci sono scuole sicure. E come biasimare gli emigranti augustani. Lasciano una realtà che li mortifica, che spesso offende la dignità e l'intelligenza umana. Io percepirei come un oltraggio al mio futuro l'elezione di colui che ha regalato il palasasol al suo più caro amico per 99 anni. Non mi piace proprio essere un pupo alla mercè del clientelismo. Così come mi vergognerei a definirmi augustano se sindaco fosse Marco Stella. Per una serie di motivi. Il maggiore: è un'offesa alla libertà dei cittadini che il loro sindaco debba essere scelto a Palermo! E' inammissibile che debba sempre portare rispetto ai suoi protettori affinchè possa godere degli agognati privilegi e del tanto spirato trono. E potrei continuare a lungo, con pochissime eccezioni, a parlare del marciume che da questa tornata elettorale potrebbe emergere. Come del resto sempre è accaduto nonostante continuamente ne piangiamo i risultati. Ma io sono un idealista. Me ne infischio del fatto che gli augustani abbiano sempre scelto il peggio per se e per i propri figli. Voglio credere a questa ventata di freschezza; a questo spirito di giustizia che si è profilato. Voglio credere che gli augustani per una volta preferiscano i programmi concreti agli squallidi stralci da campagna elettorale. La cittadinanza dovrebbe capire che se tutti i candidati sindaci si impegnano a evitare le affissioni illegali e poi tappezzano la città dei loro bei faccioni inneggiando alla legalità, eccetto Franco e lo stesso Inzolia, non possono godere della minima credibilità in ciò che dicono. Per tutti questi motivi mi sento in dovere di concludere con un'esortazione. Il voto è il momento fondamentale della nostra vità in società. Il momento in cui pianifichiamo il futuro nostro e dei nostri figli. E ad oggi, per avere dignità, la scelta non può che essere una: votare Enzo Inzolia come sindaco il 15 e 16 giugno. Per il suo impegno in fatto di legalità, ambiente e sviluppo. Per la sua serietà e per la sua coerenza. Perchè la sua legislatura sarà nel segno della trasparenza. Perchè ama i giovani e la cultura. E soprattutto perchè è un uomo libero, senza padrini e senza padroni, e come tale farà solo il meglio per il bene comune. Ponderiamo bene le nostre azioni. Potremmo piangerne le conseguenze per i prossimi cinque anni.