propongo uno spunto di riflessione sulla telefonata tra schettino e la capitaneria: per quanto può essere criticabile il comportamento del comandante della nave, anche se è tutto ancora da vedere. secondo me 1. il capitano ha sbagliato a usare quel tono militaresco. 2. se vedeva che il comandante ormai in stato di chock o impaurito o perchè codardo non voleva andare a bordo è inutile insistere, alzare la voce ma doveva parlare con il secondo o qualcuno di grado inferiore direttamente e insistere su altri. 3. se non trovava nessuno disposto poteva mandare qualcuno della capitaneria o andare lui stesso e prendere direttamente il controllo. 4. in questo modo ha voluto "parare il culo" alla capitaneria - facendo la parte del buono e del salvatore (o forse diceva cosa si sentiva, questo non lo ma non è importante) -, salvare la faccia della capitaneria che non poteva non sapere sia quella volta che tutte le altre volte che le navi da crociera passavano così vicine dalla costa. Sicuramente sapevano dell'usanza di quei passaggi e non sono mai intervenuti quindi sono, almeno moralmente, responsabili tanto quanto costa crociere e il comandante dell'accaduto.
Giovanni Vaccaro
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