- dicevi - come il flutto lo scoglio ignudo e nero? "
- Fatto ch'abbia vendemmia il nostro cuore, è male
vivere! Questo, ormai, per nessuno è un mistero;
è un semplice dolore, di cui ciascun s'avvede,
e che, come il tuo giubilo, aperto si sprigiona.
Smetti, bella curiosa, smetti dunque di chiedere,
e taci, anche se dolce la tua voce risuona!
Taci, anima ignara: tu in estasi rapita,
tu dal riso di bimba! Non sai? Più che alla Vita,
alla Morte legati siamo invisibilmente.
Oh, lascia ch'io m'inebri d'una mentita forma,
e anneghi nei tuoi occhi come in un sogno, e dorma
all'ombra delle tue belle ciglia, lungamente.
da "I fiori del male"
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