"Non ci fu un motivo particolare dietro la mia richiesta on-line di partecipazione alla trasmissione televisiva Genius, condotta da Mike Bongiorno. Mi ero persino dimenticato di averla fatta quando un pomeriggio, alzando la cornetta, mi comunicarono che ero stato ammesso ai provini regionali a Palermo. Nel giro di dieci giorni, fortemente incuriosito da ciò che avrei trovato al mio arrivo nel capoluogo, fui sottoposto alla prova. Anzi, alle prove. Infatti, solo dopo aver superato un test scritto di cultura generale giunsi alla fase del colloquio. Anche qui altre domande di storia, geografia, attualità e un "Ti faremo sapere telefonicamente". Trenta giorni dopo pernottavo all'hotel del Cinema di Cologno Monzese (MI) in attesa di registrare la mia puntata il giorno successivo. Ma la puntata fu solo il condimento di un'esperienza che mi ha molto arricchito per ciò che c'era dietro di essa e quindi solo di riflesso in essa. La possibilità di conoscere un icona del quiz televisivo come Mike Bongiorno e il funzionamento stesso dello show televisivo, la conoscenza e di decine di miei coetanei di tutta Italia che porterò sempre nel cuore rappresentano l'inaspettata fortuna apertasi dopo quella richiesta on-line di partecipazione, fatta in modo quasi incosciente. Non avrei potuto immaginare niente di tutto ciò." Fabrizio Vaccaro
"La partecipazione a genius ti permette di conoscere una realtà totalmente diversa da quella che appare in televisione. L’apparente semplicità della scenografia si scontra con centinaia di cavi invisibili che permettono al programma di essere trasmesso. La diretta, che sembra una delle caratteristiche fondamentali, viene sottomessa dall’esigenza delle registrazioni, anche 3 al giorno se necessario. Da un punto di vista umano, di “genius” c’è ben poco, ci sono semplicemente dei ragazzi ben preparati che vogliono mettersi alla prova, senza alcuna qualità sovrumana. Si è avversari solo nel gioco e si ha l’opportunità di creare delle amicizie addirittura da una sconfitta, com’è avvenuto nel mio caso con una ragazza di Bologna con cui sono ancora in contatto o semplicemente attraverso la condivisione dell’esperienza. Era un normalissimo punto d’incontro e di dibattito tra ragazzi, ma che veniva filmato e comunicato ad un milione di telespettatori ogni giorno." Ottavio Pugliares
"La partecipazione a genius ti permette di conoscere una realtà totalmente diversa da quella che appare in televisione. L’apparente semplicità della scenografia si scontra con centinaia di cavi invisibili che permettono al programma di essere trasmesso. La diretta, che sembra una delle caratteristiche fondamentali, viene sottomessa dall’esigenza delle registrazioni, anche 3 al giorno se necessario. Da un punto di vista umano, di “genius” c’è ben poco, ci sono semplicemente dei ragazzi ben preparati che vogliono mettersi alla prova, senza alcuna qualità sovrumana. Si è avversari solo nel gioco e si ha l’opportunità di creare delle amicizie addirittura da una sconfitta, com’è avvenuto nel mio caso con una ragazza di Bologna con cui sono ancora in contatto o semplicemente attraverso la condivisione dell’esperienza. Era un normalissimo punto d’incontro e di dibattito tra ragazzi, ma che veniva filmato e comunicato ad un milione di telespettatori ogni giorno." Ottavio Pugliares
Tratto da Il ponte - Giornale d'istituto del Liceo classico Megara di Augusta
Gennaio 2010
Gennaio 2010
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