mercoledì 10 marzo 2010

CLOSED ZONE di Yoni Goodman



Nonostante le dichiarazioni di un avvenuta apertura della striscia di Gaza, Israele ha ancora il controllo sui passaggi pedonali di confine, sulle acque territoriali e sullo spazio aereo della Striscia. Ciò include anche un sostanziale, anche se indiretto, controllo sul valico di Rafah (che collega Gaza con l'Egitto, NDR).
Durante i 18 mesi passati, Israele ha stretto la morsa su Gaza, restringendo quasi completamente il passaggio di beni e di persone in uscita e in entrata dalla striscia.
Queste politiche puniscono civili innocenti con il risultato di mettere pressione al governo di Hamas, violando i diritti di un milione e mezzo di persone che cercano solamente di vivere vite normali - di stare con la propria famiglia, di studiare, di ricevere un trattamento medico di qualità, e di guadagnarsi da vivere.
Gli effetti della morsa sono stati particolarmente duri durante le operazioni militari di Dicembre 2008 - Gennaio 2009. Per tre settimane i residenti di Gaza non hanno avuto nessun posto in cui fuggire dai bombardamenti.
Gisha - Centro Legale per la Libertà di Movimento chiede allo stato di Israele di aprire completamente i passaggi con Gaza e di concedere alle reali vittime della morsa - che sono un milione e mezzo circa di vite umane - la libertà di movimento necessaria a realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni.
www.closedzone.com

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