Nonostante le dichiarazioni di un avvenuta apertura della striscia di Gaza, Israele ha ancora il controllo sui passaggi pedonali di confine, sulle acque territoriali e sullo spazio aereo della Striscia. Ciò include anche un sostanziale, anche se indiretto, controllo sul valico di Rafah (che collega Gaza con l'Egitto, NDR).
Durante i 18 mesi passati, Israele ha stretto la morsa su Gaza, restringendo quasi completamente il passaggio di beni e di persone in uscita e in entrata dalla striscia.
Queste politiche puniscono civili innocenti con il risultato di mettere pressione al governo di Hamas, violando i diritti di un milione e mezzo di persone che cercano solamente di vivere vite normali - di stare con la propria famiglia, di studiare, di ricevere un trattamento medico di qualità, e di guadagnarsi da vivere.
Gli effetti della morsa sono stati particolarmente duri durante le operazioni militari di Dicembre 2008 - Gennaio 2009. Per tre settimane i residenti di Gaza non hanno avuto nessun posto in cui fuggire dai bombardamenti.
Gisha - Centro Legale per la Libertà di Movimento chiede allo stato di Israele di aprire completamente i passaggi con Gaza e di concedere alle reali vittime della morsa - che sono un milione e mezzo circa di vite umane - la libertà di movimento necessaria a realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni.
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