martedì 11 novembre 2008

12 NOVEMBRE: SI RICORDANO GLI EROI !!

I militari e carabinieri italiani di Nassirya sarebbero tornati a casa il giorno stesso. Avevano finito il loro turno semestrale in Iraq nell'ambito della missione di pace Antica Babilonia, e la mattina del 12 Novembre 2003 stavano facendo i preparativi per lasciare la base ai loro successori. Erano stati mesi intensi. Sempre all'erta e nel terrore di finire ammazzati per mano dei fondamentalisti islamici. Ma era bastato poco tempo per farsi amare dalla popolazione. La garanzia della sicurezza, l'addestramento della polizia locale, l'apporto fornito nella costruzione di infrastrutture pubbliche e nella bonifica delle aree disastrate dai bombardamenti erano bastate a farli entrare nei cuori degli iraqeni di Nassirya. Per questo dispiaceva un po' a tutti che dovessero andar via. Ma dovevano poter anche loro riabbracciare i propri cari. Quel che dispiacque ancor di più fu però quello che accadde verso le 10.40 del mattino ora locale. Un camion cisterna pieno di esplosivo si lanciò a tutta velocità sulla base militare italiana, provocando l'espolosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il tentativo di fermare con il mitragliatore in dotazione i due kamikaze a bordo fu vano. La base saltò in aria. Oltre a 17 militari e una troupe di giornalisti italiani anche 9 iraqeni divennero polvere.
E' difficile comprendere l'odio che ha generato tutto questo. Che ha generato figli senza padri, padri senza figli, e mogli vedove. La cosa certa è una.
I militari di Nassirya sono degli eroi. Nessuno il delitto di cui si erano macchiati; solo la voglia di risollevare una popolazione afflitta dalla guerra. La ricompensa è stata tremenda, ma non può farci rassegnare. Possiamo solo rendere onore a questi caduti. Affinchè la loro memoria non venga infangata. Non dobbiamo dimenticarli.


Contro ogni forma di terrorismo, violenza e sopraffazione:


ONORE AI CADUTI DI NASSIRYA ! ! !

4 commenti:

Anonimo ha detto...

i militari italiani sparsi nel mondo in missione di pace permettono all'italia di avere un ruolo preminente nelle situazioni di conflitto o di disagio nel mondo, permettendo alle popolazioni locali di ricostruire le loro vite dopo la guerra, mantenendo la pace in quei luoghi turbolenti. La pace si ottiene in questo modo attraverso un intervento diretto sui luoghi devastati, non facendo manifestazioni di piazza inneggiando la pace e poi bruciando le bandiere americane e inneggiando slogan deplorevoli come 10,100,1000 nassiriya per l'ideale di pace infantile ed astratto che predicano.

Anonimo ha detto...

Onore ai caduti.
Disonore a chi li uccisi.
Disonore a chi li ha mandati, spacciando la guerra per pace.

Saranno fondamentali le missioni di pace, ma a Nassirya portare la pace significava affrontare la guerra. Pochi mesi erano passati dalla fine dell'intervento USA.

Mai più episodi simili devono colpire l'Italia, da troppi anni esposta nei conflitti altrui.

Anonimo ha detto...

Non eroicizziamo...

giulio

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

Chi spende la propria vita per aiutare gli altri è un Uomo. Con tutta la dignità che gli compete. Al di là del fatto che possa essere considerato un eroe o meno.