domenica 24 febbraio 2008

MA E' DI NUOVO GUERRA FREDDA?

Sono gli ultimi accadimenti in terra kosovara a portarmi a fare questa domanda. Pristina che si dichiara indipendente dalla Serbia e crea un governo, la Serbia che annuncia di non lasciare il Kosovo. Tutto l'occidente si è schierato dalla parte del neonato stato del Kosovo, compresa l'Italia, e la NATO è pronta a difenderlo in ogni modo. Il principio è comunque giusto! DUE POPOLI, DUE STATI! Ma la Serbia non vuol lasciarsi scappare una regione che reputa parte integrante della sua storia e della sua cultura. - E delle sue finanze! - aggiungo io. Disordini ce ne sono già stati. L'ambasciata a Belgrado degli Stati Uniti è stata bruciata da manifestanti serbi che hanno visto nella loro "ricca" regione una provincia-fantoccio del governo americano. E non voglio essere io a dire quanto questo possa essere vero. Ma se qualcosa di vero c'è; sono le dichiarazioni di ieri del capo di Stato russo Vladimir Putin. "Pronti a usare la forza, se necessario per difendere i diritti dello Stato serbo nostro amico", le parole dell'ex agente del KGB.

Era da tanto tempo che non si assisteva ad un testa a testa così intenso fra blocco USA ed Europa orientale. Ma fino a che punto arriverà la caparbietà di Putin? Sarà disposto a mettere a repentaglio la relativa tranquillità raggiunta fra Russia e Stati Uniti dai tempi di Michael Gorbaciov? Di certo l'attuale situazione in Kosovo resta tesissima, e non escludo che gli USA rispondano apertamente alle provocazioni russe. Nel frattempo Belgrado, per bocca del suo primo ministro, dichiara che finche la Serbia avrà vita non riconoscerà l'indipendenza del Kosovo, ma assicura che non userà l'esercito.

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