mercoledì 9 luglio 2008

TOGHE ILLEGALI di Paolo Emiliani

Lo sciopero è un diritto che si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. Questo è il concetto espresso dall'articolo 40 della Costituzione italiana. Lo sciopero, come qualsiasi altra forma di protesta, deve essere utilizzato dal lavoratore per tutelare i suoi diritti, ma non può trasformarsi in una sorta di ricatto verso l'intera comunità sottoponendola ad inutili disagi. Da questo fondamento prendono spunto le limitazioni che regolano le agitazioni che coinvolgono comparti di pubblica utilità. In ogni caso lo sciopero non può avere significato esclusivamente "politico", cioè senza rivendicazioni concrete, ed alcune categorie, come i militari, sono escluse da questo diritto per motivi facilmente intuibili. Proprio coloro che dovrebbe amministrare la giustizia in nome del popolo italiano, cioè i magistrati, pensano forse di poter proclamare i loro scioperi al di fuori delle leggi che lo regolano. I magistrati italiani sono, per il momento, solo in stato di agitazione, ma la sciopero è già nell'aria, anche se loro lo chiamano "sospensione delle udienze". Le toghe formalmente protestano contro la sospensione dei processi, inserita nel pacchetto sicurezza, e le disposizioni sulle intercettazioni (ma sostanzialmente soprattutto contro la riduzione degli aumenti automatici degli stipendi): in pratica l'Anm, il "sindacato unico" dei magistrati, contesta l'operato del governo (e del parlamento) e crea un pericoloso contrasto tra ordine giudiziario e poteri esecutivo e legislativo. Non esprimiamo alcun giudizio di merito circa le decisioni del governo contestate dalle toghe, né alcun commento sul braccio di ferro in corso con il Cavaliere: ciò è ininfluente rispetto alla grave tracimazione anticostituzionale di uno dei tre poteri. E non è la prima volta che questo accade. Se ci fosse uno sciopero dei militari qualcuno, e non a torto, griderebbe al pericolo di colpo di Stato, ma sono ormai oltre tre lustri che un potere dilaga, forse è il caso di metterci mano, veramente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una legge assurda quella che il governo e il parlamento stanno per varare. Spiegatemi quali sono le priorità che questa legge a su altre molto importanti.
E' solo per salvarsi il ****.

Anonimo ha detto...

In effetti hai ragione in questo momento i magistrati non dovrebbero fare sciopero dovrebbero immediatamente dare tutti le dimissioni. Visto e considerato che li si vuole trasformare in burattini, al servizio del potente di turno. E la cosa tragica e che noi siamo qui a parlare della agitazione dei magistrati senza pensare che con il Lodo Alfano, come succedeva nell'antiche monarchie assolute, quattro persone stanno al di sopra della legge. Da domani in ogni tribunale "La legge ERA uguale per tutti!"

Anonimo ha detto...

In effetti la cosa è quasi assurda. Però c'è un principio.
Per poter governare non bisogna essere processati. Soprattutto per farlo bene. In ogni caso sembra davvero di essere tornati indietro ai tempi della monarchia.

Davvero è giusto che degli uomini siano al di sopra della legge?

Non ha senso! Perchè con questa legge nn sn immuni dal commettere crimini. Ma dall'essere posti a giudizio!

Anonimo ha detto...

Che è come dire ad un bambino "questo non si fa" ma non prendere provvedimenti se lo fa! E poi per quale motivo "Per poter governare non bisogna essere processati."? qualcuno me lo dovrebbe spiegare!!!

Anonimo ha detto...

Perchè in teoria verrebbe sottratto tempo alle attività governative.

Evidentemente per alcuni la politica è un lavoro. Semplicemente non vogliono essere disturbati.

Anonimo ha detto...

Allora devono chiedere l'immunità per tutti i lavoratori che "conccorrono allo sviluppo economico e sociale del paese", mica vorremo dsturbare tutti i dipendenti statali, tutte le mamme che accudiscono i loro figli, i ladri che rubano o peggio gli assassini o i mafiosi... anche loro hannoi loro diritti!
mI SA CHE QUALCUNO VUOLE FARE IL PASSARE IL PAESE PIUTTOSTO CHE A DESTRA, COME IN MOLTI PENSANO, AD UN ANARCHIA SPINTA. Se si continua così il codice di Hamurabi (scusate se ho scritto male il nome) è già un passo in avanti!

Anonimo ha detto...

Ma dov'è finito il "primi fra i pari"?
Ma è democrazia questa?