Sali su per un sentiero, raggiungi una rocca e ti compare il rudere di un castello; viaggiare è molto di più. Viaggiare è entrare in altri mondi per scoprire di farne parte da sempre.Viaggiare è sentire se stessi. Viaggiare è scegliere. Viaggiare è libertà. Un modo per rendere infinito il proprio piccolo mondo. L'uomo è sempre alla ricerca di un arricchimento spirituale. Di un miglioramento in tutti i sensi. All'uomo piace scrollarsi di dosso quell'alone di mediocrità che spesse volte la routine gli impone. Da questo punto di vista il viaggio non può che essere un fedele alleato. Non con le ricche navi da crociera. Ma portando a diretto contatto persone e luoghi che prima si disconoscevano. Sentendo la terra viva sotto i piedi. La gente sincera che agisce dinanzi ai propri occhi. Eppure è difficile, ad oggi, avere una precisa idea del Viaggio. Perchè l'uomo si crede libero. In realtà è pieno di vincoli di qualunque genere. La televisione, i pregiudizi, i preconcetti, i luoghi comuni, il tempo, il buio. Per questo risulta complicato osservare se stessi. Appigliarsi all'eternità che ognuno di noi porta in grembo. Nel buio non si vede l'infinito. Semplicemente il pericolo senza quartiere. Viaggiare aiuta a sentire il mondo. A diventare a tutti gli effetti parte di esso. Per questo do vita oggi a una rubrica nuova, chiamata appunto "Il viaggio". Con la quale intendo fornire nuovi spunti di riflessione e di confronto su questo impprtante aspetto della sete umana. Invito peraltro chiunque volgia farlo a collaborare pubblicando le sue esperienze. Intanto comincio da un campeggio itinerante che mi ha visto personaggio non protagonista da Montalbano Elicona a Castiglione di Sicilia a bordo di semplici gambe.
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