
Da quasi un anno ci sarebbe in Italia una situazione senza precedenti in Europa dopo la fine della II guerra mondiale. Una campagna di odio e repressione verso demonizzate minoranze etniche. A lanciare l'accusa sono i rappresentanti delle comunità Rom di Germania e Polonia. Incontratisi ad Auschwitz durante la commemorazione delle migliaia di zingari uccise nei lager di concentramento nazisti. Già dal 1935 il governo nazionalsocialista cominciò ad ammassare questa minoranza in ghetti sorvegliati dalle SS e, poi, a sterilizzarli. Nei campi di concentramento i Rom furono vittime di disumani esperimenti e inaudite violenze. In una sola notte, fra il 2 e il 3 agosto 1944 ne vennero gasati dai due ai tremila solo ad Auschwitz. E' dunque fastidioso per noi italiani essere paragonati ai tedeschi di Hitler.

Proprio noi, verrebbe da dire, diventati famosi per una politica di garantismo senza precedenti. Uno stato in cui quasi tutti i brigatisti rossi sono in libertà per venire "recuperati". Proprio noi che siamo stati l'unico paese d'Europa a non porre limiti d'accesso ai Rom dopo il loro ingresso nell'UE. Ma vediamo di capire cosa abbiamo ricevuto in cambio. Rapine, omicidi, spacci, stupri. Insomma ripetuti crimini targati Rom. Va bene che siamo garantisti. Ma ci siamo comunque difesi. Tralasciando l'irresponsabile politica del governo Prodi, col cambio di rotta al governo abbiamo cominciato a sentirci più sicuri. Una serie di provvedimenti culminati con la schedatura di tutti i Rom tramite l'acquisizione delle impronte digitali. Il che è bastato a far gridare allo scandalo le associazioni dei diritti umani e l'UE. Adesso pure le aperte accuse dei Rom di Germania e Polonia, che chiedono giustizia alla comunità europea. Ma una cosa è certa. E' grave che invece di fare autocritica ci si accusi di violare i diritti umani. E' grave non capire che le ragazze nelle grandi città del Nord non possano passeggiare sole. E, finchè non ci si lascia trasportare dalla Tolleranza Zero decantata da molti partiti, tutelarsi contro chi delinque nel nostro territorio non vuol dire essere razzisti. Consci del fatto che la violenza genera altra violenza. L'esperienza nazista ce lo ha insegnato.
Fabrizio Vaccaro
5 commenti:
1. Non vorrei sembrare difensivo ma Rom non è uguale a criminale. Perchè persone buone e criminali esistono in tutti i tipi di etnie. A me non piacciono i pregiuduzi di carattere etinico, come quando si dice che gli arabi sono TUTTI terroristi.
2. Daccordo che il problema va risolto, con provvedimenti efficenti e non violenti. Non possiamo iniziare a eseguire espulsioni perchè i rom sono comunque cittadini europei.
3. Il fatto che siano state prese le impronte è un po' un'accusa che si fa ai Rom. Perchè allora non fare un censimento delle impronte a tutti i cittadini, perchè i criminali molto spesso sono anche italiani.
Controllate il rapporto della polizia di stato e vedrete come tutti i crimini sono in netta flessione da un paio di anni, altro che emergenza criminalità....
Salvuccio credo che nessuno, apparte Forza Nuova, creda che i Rom sono tutti delinquenti. Solo che in Italia, non essendo stati posti dei limiti d'accesso da parte del governo Prodi, si sono ritrovati tutti i Rom che avevano dei precedenti penali. Il risultato è che hanno continuato a delinquere pure qua.
Le espulsioni si possono comunque fare se lo decide il governo. Decisioni in merito sono già state prese.
Le impronte vengono prese perchè altrimenti di certi Rom non si conoscerebbe neanche l'esistenza.
Infine, non ho letto dati ufficiali, ma credo che la delinquenza ad opera di stranieri sia sicuramente in crescita.
E' pur vero che i media possono far credere ciò che vogliono.
Infatti i reati di tutti i tipi tranne reati minori sono in netto calo anche sotto il governo Prodi (e questo non per difendere prodi ma per fare capire che quest'emergenza è solo una "bolla" mediatica!!!!
cmq nn credo ke i reati "ad opera di stranieri" siano pure in calo: anzi.
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