
L'Italia è uno dei padri fondatori dell'Unione Europea; e fino a qualche decennio fa era pure fra le prime potenze della terra. Oggi è un paese in grande difficoltà. In cui si è formata una casta regnante, quella dei politici, e una massa di sudditi, quella dei cittadini. Può sembrare strano che la terra che ha dato vita al concetto di
res publica giaccia in queste condizioni nel terzo millennio. Ma evidentemento la dinastia dei Borboni ha lasciato più tracce dell'Impero romano. Fatto sta che oggi si assiste allo strapotere di questa casta miope che non riesce a pensare al futuro del suo paese. Non voglio fare distinzioni fra destra e sinistra. La casta comprende tutti gli schieramenti. Il termine "casta" l'hanno usato due firme di spicco del Corriere della sera, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, nell'omonimo libro che ha reso pubblici tutti i privilegi che i politici si sono riservati. Ciò non è bastato a eliminarli. Ciò non è bastato a smuovere i politici dalle loro poltrone. Bensì ha contribuito ad acuire il distacco esistente fra classe dirigente e cittadinanza. Ma in effetti è quel distacco esistente fra sudditi e regnanti, perchè la reverenza degli italiani non è stata scalfita. Adesso non so se è per incapacità o assenza di volontà. Fatto sta che una politica così demagogica e populista ha portato l'Italia ad essere in caduta libera su diversi fronti. I servizi sono fra i più scarsi d'Europa.

Soprattutto se rapportati alle tasse pagate dai contribuenti. Le imprese non sono aiutate come dovrebbero. E ciò porta molti imprenditori a scappare all'estero. Il meridione gode dei fondi strutturali dell'UE ma non riesce a risollevarsi. I falsi moralismi dei politicanti di turno hanno portato ad un'età pensionabile media di 58 anni, contro i 65 dell'UE. Nonostante le aspettative di vita crescano costantemente e in Italia si cominci a lavorare tardi. I politici hanno paura di prendere decisioni impopolari che li priverebbero dei numerevoli privilegi. Così non liberalizzano a dovere il mercato. Non riformano il sistema delle pensioni. Non aiutano le imprese in maniera equilibrata. E i risultati sono sotto gli occhi di quanti vogliono guardare. La nostra economia è ferma, il deficit pubblico cresce. Ma a nessun politico sembra importare. Non si potrà resistere ancora per molto. E' arrivato il tempo delle riforme, anche impopolari. La situazione dell'Italia è troppo critica. Ed è difficile che i politichetti di turno riescano a risollevare la situazione. La speranza è il rinnovamento. Linfa giovanile e ben istruita che abbia la volontà di adoperarsi per il bene collettivo.
Fabrizio Vaccaro
5 commenti:
I politici dovrebbero essere i nostri rappresentanti al parlamento. Dovrebbero fare cose che noi vorremmo. E invece fanno tutt'altro.
Povera Italia e poveri noi che siamo costretti a fidarci di menefreghisti, tutto incentivato da una legge elettorale dove non si sceglie il candidato personalmente.
Poi qui al sud il problema è doppio. Vi è una rete mafiosa sotto la politica.
Io non so dove si arriverà se i politici continuano a fare gli interessi personali.
Io lo so dove si arriverà. Non si arriverà da nessuna parte. Perchè pure il Nord, che è il nostro traino, è in difficoltà. Per questo si chiede con urgenza il federalismo fiscale che sarebbe di certo una soluzione. Il problema a questo punto sarebbe solo per il sud, causa mafia. Ma bisogna tentare necessariamente.
Quando le idee convergono, è inutile negarlo. Sono d'accordo con tutti i punti argomentati dal signor Vaccaro, anche se tale frase:<< i politici hanno paura di prendere decisioni impopolari che li priverebbero dei numerevoli privilegi>>, isolata, sarebbe sicuramente inveritiera. Ne è dimostrazione, la recente approvazione del lodo Alfano.
Come mai ha eliminato il post QUANDO LA VITA NON CONTA NULLA?
O qualcosa del genere
Bè il caso del lodo Alfano è molto particolare. Innanzitutto prevede l'immunità per le quattro cariche più alte dello Stato, compreso il presidente del consiglio. E' dunque evidente che pur essendo impopolare - forse - la scelta, i privilegi per la casta sono troppo grandi. Il lodo Alfano diviene così un'occasione che nn può essere perduta.
Ad esempio provvedimenti impopolari andrebbero presi nell'ambito delle pensioni!
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