martedì 16 settembre 2008

LETTERA APERTA AD OGNI ITALIANO

A fronte delle vergognose parole pronunciate dal leader di AN Gianfranco Fini, ho deciso di superare il profondo sdegno del mio animo e occuparmi della questione a modo mio. Gianfranco Fini ha sentenziato:"Il ventennio fascista è stato un male assoluto per il nostro paese. Ogni italiano ha il dovere di riconoscersi nei valori dell'antifascismo". Io mi sono subito chiesto se il presidente della camera abbia studiato la storia da giovane. Non si direbbe. In ogni caso a tal riguardo riporto una lettera piena di stupore e scoramento del presidente di Azione Giovani di Roma Federico Iadicicco rivolta al suo leader Gianfranco Fini. Godetevela.
Fabrizio Vaccaro
Carissimo,
non ti scrivo per riaprire il dibattito sul ventennio fascista, non credo infatti che questa debba essere la mia prima preoccupazione di eletto nelle istituzioni e di dirigente politico. Penso piuttosto che sia materia per gli storici e, da questo punto di vista, mi riconosco appieno nelle posizioni di Renzo De Felice e Gianpaolo Pansa. Penso anche che sia materia sulla quale, giustamente, si interrogano le più alte cariche istituzionali, che in questo modo cercano di portare a compimento il difficile processo di pacificazione nazionale. Ti scrivo invece a proposito del dibattito sulla necessità o meno di dirsi anti-fascisti, per condividere con te alcune riflessioni. Circa due anni fa, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, Indymedia, pubblicò un articolo di commento a una iniziativa di Azione giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l'evidente intento di puntare l'indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. Ho pensato: “Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?”. Ma sono andato oltre per non farne una questione personale.Mi sono ricordato poi che negli ultimi 5 anni, non nel 1943, almeno per una ventina di volte le nostre sedi sono state bersaglio di assalti, devastazioni, attentati incendiari, da parte di personaggi che si vantavano di essere antifascisti. Mi ci vedi a tirare le bombe molotov contro una sede di partito? Addirittura contro una sede del mio partito? Mi sono detto no, non posso essere antifascista. Poi riflettendo ho fatto autocritica e ho pensato che magari sono troppo legato a questa idea delle sedi quelle che una volta si chiamavano "sezioni". Allora sono andato avanti.Mi sono ricordato, però, che negli ultimi cinque anni, non nel 1943, i ragazzi di Ag in tutta Italia hanno subito numerose aggressioni nel nome dell'antifascismo, aggressioni verbali e fisiche, bastonate, sprangate per capirci. Ti sembra possibile che il presidente di Azione giovani a Roma si aggiri per la sua città a sprangare i propri ragazzi? “No, non posso proprio essere antifascista”, ho pensato ancora fra me e me. Poi per non lasciare nulla di intentato ho detto magari sono troppo sentimentale, così legato a questi ragazzi con i quali condivido un percorso umano prima che politico.Sono andato un po' indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall'odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato. Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo.A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti.
Federico Iadicicco
Presidente Azione Giovani Roma

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Premettendo che la cultura post-seconda guerra mondiale ha ritenuto condannare all'unanimità il fascismo.

Le parole di Fini vengono proprio dal fatto che la cultura politica di adesso non permette di elogiare il fascismo.

Il fascismo è stato e rimarrà il periodo più buio e più luminoso contemporaneamente d'Italia. Non possiamo dire del Fascismo un male, ma nemmeno un bene.
Vivere in una dittatura non è certo l'aspirazione dell'uomo di adesso, e anche tu hai sempre voluto pluralità. Ti ricordo che sotto il regime fascista erano quotidiane gogne e torture da parte di scellerati squadristi. Morirono per nominarne due Matteotti e Gobetti. Lo stesso De Gasperi rischiò di morire.

Allora vorresti vivere nella dittatura che blocca la pluralità?
Secondo te allora può esistere un fascismo democratico?

Anonimo ha detto...

Innanzitutto: ti rendi conto che la pensi come me? Se dici: "Non possiamo dire del fascismo nè bene nè male", non puoi essere d'accordo cn fini ke definisce il ventennio il male assoluto.

Ovviamente il pluralismo è una conquista importantissima. Non si può rigettarla nel cestino.

Se credi ke il fascismo possa essere democratico io ti rispondo di no. Il fascismo si è concluso nel 1945; e non è stato democratico. La storia è storia. Una successione di eventi. Ed ogni evento è unico e frutto del suo tempo.
Il fascismo è stato un evento naturale per il nostro paese; e non si può dire ke è stato un male assoluto. Bisogna parlarne in maniera equilibrata.

Anonimo ha detto...

Allora se non è stato il fascismo il male assoluto per il nostro Paese, ditemi per piacere quale è stato.

Anonimo ha detto...

Decenni di governo di Democrazia Cristiana si avvicinano molto di più del fascismo all'essere un male assoluto in mia opinione.

Almeno il governo fascista governava per l'Italia;
la DC governava per se stessa.

Anonimo ha detto...

Allora, io credo che fini, dopo aver militato nel MSI nn debba neanche sognarsi col binocolo di dire che il fascismo è il male assoluto, io sn il primo che vuole libertà e possibilità di esprimersi liberamente, infatti al fascismo rimprovero questo e le leggi razziali; tuttavia nn si può solo evidenziare i lati negativi cm fanno i libri di storia della nostra "democratica" scuola italiana, il fascismo è un periodo storico che ha avuto un inizio e una fine, a mio parere nn ci si può neanche reputare antifascisti, è cm dire che io sn antinapoleonico, si combatte una cosa ormai finita, una ideologia che cmq la si interpreti ha fatto molto x l'italia, ma a causa di alcune scelte del suo leader ha decretato da sola la sua fine

Anonimo ha detto...

"Alcune scelte del suo leader" mi sembra un pò riduttivo! Un pò troppo riduttivo! Esageratamente riduttivo!