martedì 19 agosto 2008

RIDICOLE RICHIESTE

La Georgia deve lasciare integralmente Ossezia e Abkhazia, e queste diventare Stati indipendenti.
La richiesta di ritorno allo status quo - cui si aggrappa disperata la Georgia, che si è lanciata nell'avventura su chiara indicazione dei suoi ispiratori americani - è semplicemente ridicola; così come lo è il tentativo di restare a occupare una piccola parte dell'Abkhazia, dove risiede un “governo-barzelletta”, arroccato in una vallata, e riconosciuto come “ufficiale” da questo ormai intollerabile paravento dell'arroganza statunitense ai confini con la Russia. E' bene che si arrivi presto ad una “composizione” del conflitto; nessuno ama che parlino le armi. Le “distruzioni” di una guerra sono oltre che atroci anche un monumento alla stupidità; a parte la questione certo primaria delle vite umane stroncate, ci sono anni e anni di duro lavoro e costruzione che vengono cancellati in “tre secondi”. Tuttavia, non è lecito ignorare che il “lasciar correre” produce il solo risultato di accumulare tensione, foriera, o prima o poi, di catastrofi ancora maggiori. Quindi, speriamo non si accetti alcun ritorno alla situazione di prima. La Georgia deve lasciare integralmente Ossezia e Abkhazia, e queste diventare Stati indipendenti. Certo, non facciamo gli ipocriti: saranno in un certo senso sotto la “protezione” della Russia. Benissimo; un semplice riequilibrio - ancora del tutto parziale - della situazione di stradominio (monocentrico) degli Usa, che dovranno smetterla di ficcare il naso nelle Repubbliche centroasiatiche e, in particolare, in Ucraina, altro Stato fantoccio e di continua provocazione antirussa per conto loro. Il possibile riequilibrio - se la Russia giocherà fino in fondo le sue carte - farà molto bene anche all'Iran, mettendo in difficoltà eventuali piani di attacco statunitensi, che a questo punto sarebbero di un avventurismo parossistico; pericoloso, ma soprattutto per i suoi ideatori. Tanti equilibri potrebbero cominciare a spostarsi, in un effetto domino (e non dimentichiamo mai il nodo Afghanistan-Pakistan). Bisogna però anche guardare alla Cina, che continuo a ritenere non troppo lucida in questo momento; un po' troppo “furba”, ma con una furbizia che potrebbe condurla in strade sbagliate (per lei stessa intendo dire). Ha addirittura cambiato un articolo della Costituzione per dare fin troppo peso ai “suoi capitalisti”, che hanno qualche somiglianza con quelli “selvaggi” (eltsiniani), colpiti duramente da Putin; e la cui eliminazione si rivela oggi uno dei punti di forza della Russia. Altrettanto faccia la Cina e la smetta di credere - come fece stupidamente il Giappone negli anni '80 e '90, ritrovandosi con "il culo per terra" - di poter “conquistare” economicamente (e finanziariamente) posizioni importanti nelle aree di influenza statunitensi o addirittura negli stessi Usa; si tratta di una presunzione che perfino un gigante come la Cina pagherebbe comunque. Che soprattutto non venga in testa ai “troppo furbi” cinesi di voler approfittare della situazione per andare a sostituire l'influenza americana nelle Repubbliche centroasiatiche; ma credo avranno buon senso in proposito. Dovrebbero invece dedicare più tempo e sforzi in direzione del Pakistan (e annessi), dove hanno sempre avuto buone entrature. Resta questa incredibile Europa, e questo debolissimo paese che è l'Italia (destra o sinistra, non cambia nulla; in specie nella politica estera). Sospendo però qui il discorso perché questo è appunto il nostro discorso. Mai come adesso si capisce la necessità di una terza forza; ma occorrono referenti che non si vedono. Comunque, sarà almeno utile iniziare un discorso minimale; però abbiamo a che fare con i putridi avanzi delle passate stagioni e non si sa bene da dove cominciare per ripulire il terreno da questo sterco. Nel frattempo, idioti senza cervello continuano a giocare ai “comunisti”, alla difesa dalle “catastrofi ambientali”, alla “produzione fatta in casa”, alle banche etiche, al commercio equosolidale, alle……teste [...] che andrebbero intruppate immediatamente in aerei cargo e scaricate da 10.000 metri nel Canale di Sicilia! Scusatemi, sarà un po' “forte”: ma “quel che ce vo', ce vo'”. Sperare è lecito, disperare quasi d'obbligo! Intanto, incrociamo le dita e dobbiamo contare sulla Russia. E ciò, sia chiaro, non mi entusiasma comunque. Vorrei che si potesse agire qui ed ora; non affidarci ad altri, che hanno i loro interessi.
11/08/2008
Gianfranco La Grassa

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche durante le olimpiadi i conflitti continuano!! In tempi più antichi, durante le olimpiadi ogni guerra veniva interrotta. Si creava così, seppur temporaneamente, un rapporto di fratellanza tra tutti i popoli e le nazioni della terra, garantendo anche per un periodo breve la pace.
Adesso non è più cosi, e al posto dell'antico spirito olimpico basato sulla pace, sulla lealtà e sullo spirito sportivo, le olimpiadi sono diventate un bussiness e questi fattori importantissimi sono passati in secondo piano, solo i soldi contano.
Le olimpiadi dovrebbero essere boigottate sempre, fino a che nel mondo non termino le guerre.
Ogni cittadino del mondo deve essere libero e felice, ogni stato e nazione deve avere la sua identità e dignità.
Nel mondo deve esserci PACE; quella parola che i cosìddetti "grandi della terrà" disconoscono.

Anonimo ha detto...

L'articolo non mi è piaciuto tanto.
Concordo con anonimo le Olimpiadi erano in Grecia motivo di fratellanza e di sana competizione. Un modo di dimostrare la superiorità senza uccidere e affrontarsi in guerre.
Concordo in parte con anonimo sul fatto che le Olimpiadi siano diventate buisness. Per me queste olimpiadi cinesi sono un manifesto creato alla perfezzione dalla Cine per sponsorizzare il paese. Non penso che le olimpiadi moderne sevanano solo come buisness. E' vero, vi è una parte di pubblicità ma boicottare non serve a nulla anzi, bisogna che gli atleti in primis pensino da sportivi e fare delle olimpiadi la competizione. Critico aspramente le russe del beach volley che dicono di aver perso contro brasiliane e non georgiane (enano brasiliane naturalizzate georgiane).
Il sogno di molti è la PACE. Ma secondo me, inspirandomi a idee Platoniche, posso pienamente affermare che la Pace oggetto non è come l'idea da noi sperata di Pace.

Anonimo ha detto...

E' vero. Boicottare i giochi olimpici non serve a nulla. Solo a danneggiare atelti di tutto il mondo. O meglio. Non è la decisione più efficace. La presa di posizione senza dubbio più incisiva è quella di tagliare i rapporti ECONOMICI! con la Cina. In attesa di garanzie sul rispetto delle persone! MA DEL RESTO NEGLI USA C'E' LA PENA DI MORTE quindi soltanto l'Europa può permettersi certi moralismi. Ma non ha fegato e forza sufficienti per farlo.
IL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE è stato abbagliato dai soldi che si sarebbero guadagnati in Cina. Per questo ha scelto questo paese.
Come sono lontani i tempi degli ideali olimpici greci!
Ma allora era la spiritualità ad aiutare gli uomini.
OGGI SI E' SOLO ACCECATI DAL DIO DENARO, Che muove il mondo.

Per quanto riguarda la questione Georgiana. Sono molto preoccupato. Preoccupato dalla Russia. Putin ha detto ke è pronto a usare la atomica contro la Polonia se questa si mette in condizione di costituire un pericolo per la Russia. I rischi sono grandi. Ci si appresta a una nuova guerra neanke tanto fredda purtroppo.

Anonimo ha detto...

Cari amici,
Se davvero boigottare i giochi olimpici sia una decisione non responsabile e inadatta, quale sarebbe un metodo migliore? Tagliare i rapporti con questo o con quell'altro paese, così infangando la globalizzazione che noi, paesi capitalisti, tanto noi sosteniamo? Chiudere un occhio all'obbiettivo originale dell'olimpiadi e dare libero spazio agli interessi economici?
E le guerre? le ignoriamo?
Riguardo la situazione tra la Georgia e la Russia, la penso come fabrizio: sono molto preoccupato!
Avete idea cosa potrebbe succedere se il conflitto tra queste due nazioni si trasformasse in una guerra mondiale? Una catastrofe! Ci sarebbero armi atomiche e chimiche che distruggerebbero tutte le popolazioni! Ma voglio essere ottimista e credo che se la fondazione dell' ONU non sia stata fatta per puro caso, ma per evitare proprio questi rischi!

Anonimo ha detto...

fabrizio leggendo il tuo blog mi ha reso un po triste..... ma finiamola ko ste guerre a ke servono... sl x il potere????
ma restiamo in pace ke è + bello....
e poi xkè coinvolgere anke i bambini ke sn innocenti??? ma finiamola su.... io li ammazzerei cn le mie mani questi ke fanno queste guerre x avere il potere....
comunque fabrizio compoolimenti x il blog è molto bello ^_^ e da tante informazioni.....
alla prossima ciaooooooooooooooo